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Lunedì 3 Novembre 2025 - Happy Hour
Graffiandola hai veduto la luce verde
e bianca: ha il dono delle piante
mischiato a sangue d’acqua.
Si lecca le ferite come fa il cane a sera
come la luna le figlie adolescenti.
Gridano e piangono gli alberi, e le siepi
con tutte le varici, le litanie dei vecchi;
e piegano al dolore le schiene nude e forti.
Se vedi madre, proteggila, e poi parla
dille del vento che annusa le persiane
dei rami che le chiedono venia, e carità
lo spazio all’infinito dell’aria. Falla entrare
e dolce poi solleva là dove il mento tace;
lavale pelle e poi scorza, fallo piano
è verde, e dopo bianca, la stanza sua segreta.
MASSIMO BOTTURI
Autore di diverse raccolte poetiche, tra cui La terra silenziosa (2025), pubblicata da ChiareVoci Edizioni, si distingue per uno stile intimo e contemplativo, spesso ispirato alla natura, alla bellezza del quotidiano e alla fragilità del mondo moderno.
Marily's bar - Via Manzoni, Canegrate
Luned' 3 Novembre ore 19.00 - 20.00
Luned' 3 Novembre ore 19.00 - 20.00
L'ingresso è libero. La consumazione facoltativa. La fruizione garantita.
Venerdì 14 Novembre 2025
Milano, continua la rassegna Area P: incontro n° 111
Domenica 16 novembre 2025 ore 10.30 - Sala Consiliare di Palazzo Marino, Piazza Scala 2 - Milano
Poesie da Gaza
Il loro grido è la mia voce
Il loro grido è la mia voce
lettura collettiva a cura di
AUSER-Cultura dei Sogni
AUSER-Cultura dei Sogni
con la partecipazione di Ciro Gallo
Dal Libro “Il loro grido è la mia voce” - Poesie da Gaza – (Fazi editore, 2025) leggiamo:
“La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. E' questo il senso più profondo delle trentadue poesie di autori palestinesi raccolte in questo volume, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra in Palestina, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer), mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa per fuggire (Al-Ghazali), oppure da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra)”
“Le poesie qui tradotte portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto”
Le poesie verranno lette a cura di AUSER-Cultura dei Sogni, già protagonista di altri interventi ad Area P. Leggerà alcune sue poesie su Gaza anche Ciro Gallo.
Se devo morire,
tu devi vivere
per raccontare la mia storia,
per vendere le mie cose,
per comprare un pezzo di stoffa
e qualche filo
(fallo bianco, con una lunga coda),
così che un bambino, da qualche parte a Gaza,
fissando il cielo negli occhi,
aspettando suo padre che è partito tra le fiamme -
senza dire addio a nessuno,
neanche alla sua carne,
neanche a se stesso -
veda l'aquilone, il mio aquilone che hai fatto tu, volare alto
e pensi, per un momento, che lassù ci sia un angelo
che riporta l'amore.
Se devo morire,
che porti speranza,
che sia una storia.
Refaat Alareer
(1979-2023)
ATTENZIONE: RINVIATA A DATA DA DESTINARSI
PASSEGGIATA POETICA
“VERSI D’ACQUA E MEMORIA”
Un viaggio tra natura, storia e poesia lungo il Parco dei Mulini a Canegrate
DOMENICA, 28 SETTEMBRE
Ore 10.00
Polo Culturale di Canegrate, Via Manzoni 10
PASSEGGIATA POETICA
“VERSI D’ACQUA E MEMORIA”
La Passeggiata Poetica è un evento culturale che unisce poesia e natura e coinvolge la Biblioteca "Nicola Crocetti" di Canegrate e la Biblioteca Poetica "Guido Gozzano" di Terzo.
Il percorso è di circa sei chilometri attraverso L'Itinerario "Cultura di Canegrate", il Parco e il Castello di Legnano e il Parco dell'Olona, alla scoperta dei luoghi storici della zona, antichi insediamenti e mulini lungo il fiume Olona, accompagnato dalla lettura di poesie.
L'iniziativa ha lo scopo di consolidare la collaborazione, sancita con il “gemellaggio” tra le due biblioteche, nella condivisione del patrimonio letterario e nell'organizzazione di eventi poetici.
ATTENZIONE: RINVIATO A DATA DA DESTINARSI
Mein kampf
Non aspettatevi la lettura del mein kampf. Non è questo l’intento di Stefano Massini. Che ha scritto questo testo e lo sta portando in giro per l’Italia. In questo libro ci sono i prodromi, le ragioni che hanno portato Adolf Hitler a scriverlo: le sue frustrazioni, le origini umili, la follia lucida, la delusione per una guerra persa, la depressione per un dopoguerra ancora più disastroso. Da lì la scintilla, la nascita di un libro, la mia battaglia ( kampf significa appunto battaglia ) che da solo ha portato a una nuova guerra mondiale, a decine di milioni di morti, alla shoah, l’evento più catastrofico del secolo scorso, perfino al rogo di milioni di altri libri.
Che ci dice questo testo, oggi? Ci dice: attenzione. Le cose Che sono già successe possono anche ripetersi, anche se in modi, luoghi e nomi completamente diversi. Ma se oggi ci guardiamo attorno ovunque, nel mondo, ne avvertiamo i prodromi: nelle guerre sanguinose combattute in Ucraina o a Gaza, nei proclami deliranti di Trump e più ancora di Elon Musk, nelle minacce rappresentate in Europa da Orban, dalla afd tedesca, dal partito neonazi austriaco, dagli estremisti francesi. Perfino a casa nostra siamo tutt’altro che immuni. La difficioltà, l’impossibilità, la non volontà di molti a dichiararsi antifascisti non è né casuale né privo di importanza. Facciamo attenzione: innanzitutto alla assuefazione agli eventi, alla indifferenza, alla ricerca del nemico ( in genere il migrante ), alla sottovalutazione di fatti. La storia si può ripetere, anche se in toni più grigi, apparentemente minori, perfino in farsa. E noi non ne vogliamo essere testimoni silenziosi e tanto meno protagonisti.
Lo spettacolo, voluto da Auser - cultura dei sogni e patrocinato dall’ Anpi e dal comune di Canegrate, sarà interpretato a due voci da Sandro Bonvicini e Gerry Bienati. Sarà intervallato da brani musicali introdotti dalla regia da Giovanni Bonzini. E sarà concluso da una presentazione storica di Giancarlo Restelli.



























